Sartori carica il Lucernari, Domenica arriva l’Ongina
Domenica il Sol Lucernari affronterà tra le mura di casa la Canottieri Ongina, ovvero la prima contro la terza, per una vittoria che segnerà probabilmente il titolo d inverno del girone B ed un bel pieno di autostima. I castellani sabato hanno piegato senza patemi il fanalino Forlì. Baraldo, da bravo stratega, non ha provato alcuna soluzione anti-Ongina. Una settimana di grande attenzione lavoro in casa Sol Lucernari. Parla il regista rossonero Andrea Sartori.
Quanto è importante la partita con Ongina, è uno stimolo o un peso?
La partita con Ongina è molto importante perchè rappresenta il primo di 4 scontri diretti (Ongina, Prata, Motta e Carpi) dove saremo impegnati da quì a fine febbraio e che potrebbero segnare l’andamento del nostro campionato. Ongina è una squadra compatta che abbiamo già affrontato in B2 nei due anni precedenti e con cui ci siamo giocati la promozione diretta lo scorso anno. Nei 4 confronti precedenti, 3 sono stati vinti da loro ma questo non deve essere visto da noi come un peso o una voglia di rivalsa.
Quanto conterà il fattore campo?
Credo molto nel fattore campo e sono convinto che per ogni squadra che viene a giocare in casa nostra non sia facile adattarsi ad una palazzetto ampio come il Pala Collodi. Sono altrettanto certo però che contro Ongina questo conterà solamente in parte. E’ una squadra che ha nomi importanti e gode di una buona amalgama, quindi non sarà sufficiente giovare del fattore campo ma sarà fondamentale affrontarli con la giusta cattiveria agonistica.
Come state vivendo questo momento di vertice che arriva dopo una promozione?
Il clima che si vive in squadra è qualcosa di unico ed il gruppo è eccezionale: siamo tutti ragazzi tranquilli, volenterosi ed abbiamo “fame”. A parer mio, è proprio questa sorpresa la nostra forza: abbiamo acquisito convinzione, capito che possiamo giocarcela contro tutti e non abbiamo sudditanza psicologica verso nessuno. Inoltre il lavoro in palestra sta dando i suoi frutti
Tua prima volta in serie B1. Ti senti carico di responsabilità?
E’ proprio vero: questo per me è l’anno dell’esordio, la “prova del 9”. Giocare in B1 era un sogno che rincorrevo da anni ed è stupendo averla raggiunta. La responsabilità si sente ma è giusto che sia così poichè la società ha creduto in noi e vanta delle ambizioni per le quali è giusto che tutti diano il massimo.
Da Il Giornale di Vicenza – Andrea Maroso