L’idea di coinvolgere Ennio e Cristina nella nostra società nasce dalla rabbia e dalla impotenza di non aver potuto dare una mano ad Alex ed Elena, vittime come migliaia di ragazzi coinvolti in gravissimi incidenti stradali.
Ci chiedevamo come si potesse reagire alla più inaccettabile, alla più dolorosa delle notizie: la morte del proprio figlio. Come ci si potesse avvicinare al dolore dei genitori per tentare un’azione, impossibile, di conforto.
Giocare per loro per ricordare. Poi l’idea prende forma. Una maglia “diversa” con i loro nomi dove la gioia e la festa prevalga e la tensione sportiva si affianchi allo spirito di solidarietà.
Dove l’esplosione di vita dei ragazzi in gara e la partecipazione emotiva del pubblico accenda di gioia, anche solo per un attimo, l’animo per sempre in lutto di queste famiglie.
Ennio e Cristina insieme a Gelsomino e Grazia (genitori di Elena) hanno gradito da subito l’iniziativa dimostrando a tutti la loro forza di volontà, essi sono l’esempio concreto di come una terra un tempo florida ma in seguito devastata possa tornare non diciamo a risplendere ma sicuramente a godere di un raggio di sole che ogni tanto la riscalda ridonandole nuovamente linfa vitale.
In modo particolare per voi ragazzi vogliamo ricordare che ALEX nel 2009 all’età di sedici anni è diventato il più giovane professionista in ITALIA, giocava in serie B2 con la Silvellese.
Questo che vi sia di esempio e stimolo per raggiungere i vostri più alti obiettivi.